sabato 14 febbraio 2009


SIAMO TUTTI/E CLANDESTINI/E!!!


Il 5 febbraio 2009 c’è stato il primo si del senato (154 favorevoli e 114 contrari) al ddl sulla sicurezza, operazione politica orchestrata dalle forze leghiste e dalla attuale maggioranza di governo.
Ma cosa contiene questo ddl?
Il ddl sulla sicurezza contiene il reato di clandestinità che prevede una sanzione amministrativa fino a 10 mila euro, la tassa sul permesso di soggiorno che potrà oscillare tra gli 80 fino ai 200 euro, la possibilità per i medici di denunciare i clandestini irregolari., l'istituzione delle ronde padane, giustizia fai-da-te squadrista e sommaria.
Vogliamo utilizzare le parole di un grande intellettuale come Stefano Rodotà secondo cui questo pacchetto sicurezza ha creato un “diritto penal – amministrativo della disuguaglianza”, ledendo così i diritti di migliaia di cittadini che non sono nati nel nostro paese.

In questi giorni, si sono registrate positive espressioni di disobbedienza civile al decreto lesivo di alcuni dei diritti fondamentali dell'uomo: mobilitazione della società civile e delle associazioni cattoliche di base e il netto diniego della Regione Puglia alla applicazione di tali norme, in particolare all'incitamento -contenuto nel testo di legge- alla delazione da parte dei medici nei confronti di immigrati irregolari. Questo provvedimento inoltre viola alcuni principi di deontologia professionale medica; infatti citando testualmente dal moderno giuramento di Ippocrate:
“Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:(...)
• di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
(...)
• di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; “

Molti saranno gli immigrati irregolari che non usufruendo del servizio sanitario nazionale per paura di essere denunciati, ricorreranno a cure alternative generate da una para-sanità irregolare gestita da mafie e che avrà conseguenze gravissime sulla salute del paziente e, nel caso di malattie infettive non curate, sulla salute della intera cittadinanza.

Noi del Co.L.F. siamo favorevoli a sostenere percorsi di disobbedienza civile al decreto, che si somma ai tanti atteggiamentio xenofobi e razzisti per cementare una pseudo- unità nazionale ai danni sempre dei più deboli.

Il Collettivo di Lettere e Filosofia

Nessun commento:

Posta un commento