NOTE 1. Roberto Saviano, "Spartani di George Bush", L'Espresso, 26/03/2007. 2. Joseph Campbell, Il potere del mito, TEA, Milano 1994, pag. 39. 3. Stefano Disegni, "300!", http://www.stefanodisegni.it/Vignette.aspx?comicID=324 4. Erik Davis, "Berlinale Update: 300 Screens to Chorus of Boos in Berlin", cinematical.com, 14/02/2007. 5. Episodio riportato dallo scrittore Gianni Biondillo sul blog Lipperatura, maggio 2007. 6. Testimonianza firmata "The Scyther", trovata sul newsgroup it.arti.cinema, aprile 2007. 7. Cfr. Joseph Campbell, Erotic Irony and Mythic Forms in the Art of Thomas Mann, Robert Briggs Associates, Mill Valley, 1991. 8. Parafrasi di Furio Jesi, da: Letteratura e mito, Einaudi, Torino, 1981, pag. 19. 9. Frank Miller, negli anni passati, ha spesso rivendicato un approccio impetuoso e viscerale al proprio lavoro. Ha dichiarato di scrivere/disegnare quasi in trance, "senza pensarci". Le sue storie, a suo dire, vanno avanti per "forza di inerzia". Secondo il già citato Joseph Campbell, l'artista dovrebbe avere il senso di responsabilità di uno sciamano che officia un rituale, mentre in Miller l'approccio è guerriero: «il bianchetto me lo passo anche in faccia, è una specie di danza di guerra» (in: Eisner/Miller, Conversazione sul fumetto, Kappa Edizioni, Bologna, pagg. 20, 24, 71 e 74). 10. Jonah Weiland, "300 Post-Game: One on One with Zack Snyder", Comic Book Resources, 14/03/2007. 11. Messaggio a firma "Huncke Zanardy" lasciato sul newsgroup it.arti.cinema, aprile 2007. 12. Messaggio a firma "Sider" lasciato nel forum hwupgrade.it, maggio 2007. 13. Messaggio anonimo lasciato sul sito news.kataweb.it, marzo 2007. 14. Stefano Perosino, "Ancora su 300 e la mancanza di trasparenza dello sguardo", da sentieriselvaggi.it, 17/04/2007, corsivo mio. 15. Messaggio a firma "peppone" lasciato su cineblog.it, maggio 2007. 16. Cfr. Slavoi Zizek, "The True Hollywood Left", http://www.lacan.com/zizhollywood.htm 17. Messaggio anonimo lasciato sul blog leonardo.blogspot.com, maggio 2007. 18. David Kahane, "300 Shocker: Hollywood Takes a Detour to Reality", National Review, 12/03/2007. La stessa cosa la scrive Rebirth of Reason, sito di destra (ayn-randita) americano: "300 presents heroes without doubt or apology. There are no anti-heroes to be found, none just going through the motions, no muddled or conflicted ‘heroes' succumbing to this or that weakness or folly. The rhetoric of Leonidas and others inspire, touting reason, freedom, and deriding the mysticism not only of the East but of the Greek's own gods and Oracle. Their confidence is unshaken, resolve unrelenting, and words matched by actions to the last stand. Not just imagery, not just presentation, but heroism and sense of life make this film awesome." (Aaron, rebirthofreason.com, 13/03/2007) 19. Cit. in: Tony Kashani, "300: Proto-Fascism and the Manifacturing of Complicity", in www.dissidentvoice.org, 05/04/2007. 20. Ibidem 21. Poco prima aveva dichiarato: "We're constantly told all cultures are equal, and every belief system is as good as the next. And generally that America was to be known for its flaws rather than its virtues. When you think about what Americans accomplished, building these amazing cities, and all the good its done in the world, it's kind of disheartening to hear so much hatred of America, not just from abroad, but internally." (Ibidem) Forse se Miller avesse mostrato una minima curiosità per le altre culture, avrebbe evitato strafalcioni come quello appena riportato. 22. Rapporto del 22 luglio 2004, http://www.9-11commission.gov/ 23. Geoff Boucher, "Revenge of the Dark Knight", Los Angeles Times, 29 aprile 2007. 24. Cfr. Roland Barthes, Miti d'oggi, Einaudi, Torino 2007. 25. Interessante l'annuncio che Zack Snyder sta per realizzare il film ispirato al fumetto Watchmen, capolavoro delle graphic novels dove ogni personaggio è ricco di sfumature e la distinzione tra Bene e Male è talmente vaga da dare le vertigini. 26. Quintiliano, Institutio oratoria, liber octavus, caput VI, 44. 27. Così scriveva Alberto Crespi su "L'Unità" del 23 marzo 2007: "per la cronaca, dovrebbe essere arcinoto ma è sempre meglio dirlo, nel 480 a.C. l'Islam non esisteva: Maometto sarebbe nato più di 1000 anni dopo". 28. Joseph Campbell, op. cit. pag. 81. 29. Trattasi di elefanti da guerra (che però nessun Europeo si trovò a fronteggiare prima della Battaglia di Gaugamela tra l'esercito di Alessandro e quello di Dario III, 331 a.C.) e di... un rinoceronte corazzato. 30. La nazionalizzazione delle masse. Simbolismo politico e movimenti di massa in Germania (1815-1933), Il Mulino, Bologna, 1975; Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti (Laterza, Roma-Bari, 1990); L'uomo e le masse nelle ideologie nazionaliste (Laterza, Roma-Bari, 1999). 31. Mosse, Le guerre mondiali, cit., pag. 84. 32. Andrea Camilleri, La presa di Macallè, Sellerio, Palermo, 2003, pag. 89. 33. Eisner-Miller, cit., pag. 116. In un passaggio in cui Eisner e Miller esprimono ammirazione per autori ed editori che abbiano una "comprensione viscerale" nei confronti del lettore e "scrivano per il pubblico", Miller afferma: "Il modo migliore in cui sono mai riuscito a descriverlo è questo: c'è un momento nella tua vita, più o meno quando hai quattordici anni, in cui tiri fuori il coltellino e incidi una svastica sul banco di scuola." 34. Leonardo, "Fascisti da Sparta: corso di martirio illustrato", 27 marzo 2007, http://leonardo.blogspot.com/2007/03/fascisti-da-sparta.html 35. L'edizione italiana del ciclo di Martha Washington è pubblicata dalle edizioni Magic Press. 36. Mentre scrivo è imminente l'uscita in America del capitolo finale, Martha Washington Dies. 37. Quest'ultimo condivide con il ciclo di Martha Washington il disegnatore Dave Gibbons. 38. Cfr. il saggio "Mito e linguaggio della collettività", in: Furio Jesi, op. cit., pagg.33-44. 39. Andrea Carandini, Archeologia del mito. Emozione e ragione fra primitivi e moderni, Einaudi, Torino, 2002, pag. 9.
40. "Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la vittoria africana resta nella storia della patria, integra e pura, come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano. L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero fascista, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano, perché questa è la meta verso la quale durante quattordici anni furono sollecitate le energie prorompenti e disciplinate delle giovani, gagliarde generazioni italiane [...] Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi. In questa certezza suprema, levate in alto, o legionari, le insegne, il ferro e i cuori, a salutare, dopo quindici secoli, la riapparizione dell'impero sui colli fatali di Roma." Benito Mussolini, Discorso sulla proclamazione dell'Impero, 9 maggio 1936. 41. Jonathan Foreman, "The Nazis, er, the Redcoats are coming", su Salon.com, 03/07/2000. 42. Erodoto, Storie, VII, 204-205. 43. Plutarco, Vite parallele, Vita di Licurgo, 28, 3-7. 44. Erodoto, cit., VII, 133-137. 45. Ibidem, VII, 206. 46. Eschilo, I Persiani, vv. 230-234. 47. Erodoto, cit., VII, 222-228. 48. Ibidem, VII, 5-19. 49. Erodoto, cit., VII, 213-214. 50. G. Mosse, Le guerre mondiali, cit., pag. 70. 51. Ibidem, pag.190. 52. In 300, il transfert sul nemico di "difetti" propri è evidente anche in altre circostanze: i Persiani sono qualificati come "vigliacchi" perché combattono da lontano, grazie alle frecce. Tuttavia, sono gli Stati Uniti a fare la guerra dall'aria, "Shock And Awe", bombardamenti strategici da diecimila metri d'altezza, al riparo dalle contraeree nemiche. Bombardamenti spesso condotti da UAV, Unmanned Aerial Vehicles, aeroplani senza pilota comandati a distanza, come il Global Hawk, impiegato dall'aviazione USA in decine di missioni dal 2001 in avanti. 53. R. Barthes, cit., pp.230-231. |